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Ripartenza: affrontare con ambizione settembre & ottobre


C’è chi considera settembre un piccolo Capodanno, con i suoi buoni propositi & l’aria di ripartenza che soffia tra i rientri dalle vacanze.

Ottobre, invece, spesso rimane un mese-ponte, sospeso tra la nostalgia dell’estate e l’ansia di un inverno che incombe.

Io penso che settembre sia una ripresa, il mese in cui si programma e si inizia, ed ottobre il mese in cui davvero possiamo continuare a portare avanti e stabilizzare il nostro cambiamento.

Si tratta di due mesi che, se vissuti con consapevolezza & ambizione, possono diventare la rampa di lancio per il resto dell’anno e per l’anno a venire.


Il punto non è “organizzarsi meglio” o “scrivere un elenco di obiettivi”, ma imparare a coltivare una mentalità nuova, capace di trasformare le energie di questa stagione in una vera e propria accelerazione personale.



  1. Non inseguire il ritmo degli altri


Settembre porta con sé una pressione invisibile: quella di ricominciare “bene”, di dimostrare subito efficienza, di avere già un piano chiaro.

È un mito da sfatare.

L’ambizione autentica non nasce dall’uniformarsi, ma dall’avere il coraggio di seguire un proprio passo.

Se a settembre tutti corrono, tu impara a distinguere il rumore dall’essenziale.

Forse la tua ripartenza sarà lenta, introspettiva, quasi silenziosa.

Non è una perdita di tempo: è un investimento.



  1. Usa il “vuoto” come leva creativa


Molti vivono il ritorno alla routine come una compressione: impegni, scadenze, allenamenti.

Eppure, settembre e ottobre sono mesi in cui spesso si creano spazi di vuoto — una serata a casa, un pomeriggio che non riusciamo a riempire.

Invece di fuggirli, sfruttali.

Il vuoto è il luogo in cui nascono le idee, dove puoi riascoltare te stesso.

Annota intuizioni, pensa a progetti che non abbiano ancora una forma definita. L’ambizione non è solo eseguire: è concedersi la libertà di immaginare.



  1. Scegli una sfida “verticale”


Troppo spesso si pensa agli obiettivi come a una lista orizzontale: leggere di più, mangiare meglio, muoversi di più.

Ti propongo un’altra visione: scegli un ambito & scava in profondità, con decisione.

Può essere lo studio di una competenza, il corpo, la creatività.

Dedica due mesi a una sola sfida verticale, senza disperderti.

A novembre ti accorgerai che, in quell’area, sei avanzato più di quanto avresti fatto moltiplicando mille tentativi.



  1. Accogli il cambiamento di luce


C’è una bellezza unica nella luce di settembre e ottobre: dorata, obliqua, mutevole.

Non è solo estetica, è un invito simbolico.

Le giornate che si accorciano ci ricordano che il tempo non è infinito.

Vivere davvero la luce — camminare al tramonto, fermarsi ad osservare — non è un atto romantico fine a sé stesso, ma un allenamento a cogliere l’attimo.

L’ambizione non si nutre solo di pianificazione, ma anche di presenza radicale nel momento.



  1. Coltiva rituali, non abitudini


Le abitudini si fanno per disciplina, i rituali per significato.

Invece di dire “mi sveglio presto per essere più produttivo”, prova a dire: “mi sveglio presto per avere un’ora di silenzio che mi appartiene”.

Invece di “devo andare in palestra”, pensa: “dedico al mio corpo la cura che merita”.

Settembre e ottobre sono i mesi perfetti per trasformare le azioni quotidiane in rituali che parlano di chi sei & di chi vuoi diventare.



  1. Ricorda che non stai ricominciando da zero


Il più grande inganno della ripartenza è l’idea di dover “iniziare di nuovo”.

Non è vero: porti con te il lavoro dell’estate, le energie accumulate, i fallimenti che hanno già insegnato qualcosa.

Non sei alla linea di partenza, sei già nel percorso.

L’ambizione, allora, non è reinventarsi ogni volta, ma consolidare i progressi invisibili che spesso sottovaluti.



In conclusione


Settembre e ottobre non sono semplicemente mesi di transizione.

Sono un crocevia in cui si decide se affrontare il resto dell’anno con inerzia o con intenzione.

Ambizione non significa correre più forte, ma scegliere con coraggio dove mettere il proprio passo, come riempire i vuoti, quali rituali coltivare & da quale luce lasciarsi attraversare.


La vera ripartenza non è un’agenda nuova: è un modo diverso di abitare il tempo che ti viene offerto.


Con amore,

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