Ripartenza: affrontare con ambizione settembre & ottobre
- Good Staff
- 25 set
- Tempo di lettura: 3 min
C’è chi considera settembre un piccolo Capodanno, con i suoi buoni propositi & l’aria di ripartenza che soffia tra i rientri dalle vacanze.
Ottobre, invece, spesso rimane un mese-ponte, sospeso tra la nostalgia dell’estate e l’ansia di un inverno che incombe.
Io penso che settembre sia una ripresa, il mese in cui si programma e si inizia, ed ottobre il mese in cui davvero possiamo continuare a portare avanti e stabilizzare il nostro cambiamento.
Si tratta di due mesi che, se vissuti con consapevolezza & ambizione, possono diventare la rampa di lancio per il resto dell’anno e per l’anno a venire.
Il punto non è “organizzarsi meglio” o “scrivere un elenco di obiettivi”, ma imparare a coltivare una mentalità nuova, capace di trasformare le energie di questa stagione in una vera e propria accelerazione personale.
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Non inseguire il ritmo degli altri
Settembre porta con sé una pressione invisibile: quella di ricominciare “bene”, di dimostrare subito efficienza, di avere già un piano chiaro.
È un mito da sfatare.
L’ambizione autentica non nasce dall’uniformarsi, ma dall’avere il coraggio di seguire un proprio passo.
Se a settembre tutti corrono, tu impara a distinguere il rumore dall’essenziale.
Forse la tua ripartenza sarà lenta, introspettiva, quasi silenziosa.
Non è una perdita di tempo: è un investimento.
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Usa il “vuoto” come leva creativa
Molti vivono il ritorno alla routine come una compressione: impegni, scadenze, allenamenti.
Eppure, settembre e ottobre sono mesi in cui spesso si creano spazi di vuoto — una serata a casa, un pomeriggio che non riusciamo a riempire.
Invece di fuggirli, sfruttali.
Il vuoto è il luogo in cui nascono le idee, dove puoi riascoltare te stesso.
Annota intuizioni, pensa a progetti che non abbiano ancora una forma definita. L’ambizione non è solo eseguire: è concedersi la libertà di immaginare.
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Scegli una sfida “verticale”
Troppo spesso si pensa agli obiettivi come a una lista orizzontale: leggere di più, mangiare meglio, muoversi di più.
Ti propongo un’altra visione: scegli un ambito & scava in profondità, con decisione.
Può essere lo studio di una competenza, il corpo, la creatività.
Dedica due mesi a una sola sfida verticale, senza disperderti.
A novembre ti accorgerai che, in quell’area, sei avanzato più di quanto avresti fatto moltiplicando mille tentativi.
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Accogli il cambiamento di luce
C’è una bellezza unica nella luce di settembre e ottobre: dorata, obliqua, mutevole.
Non è solo estetica, è un invito simbolico.
Le giornate che si accorciano ci ricordano che il tempo non è infinito.
Vivere davvero la luce — camminare al tramonto, fermarsi ad osservare — non è un atto romantico fine a sé stesso, ma un allenamento a cogliere l’attimo.
L’ambizione non si nutre solo di pianificazione, ma anche di presenza radicale nel momento.
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Coltiva rituali, non abitudini
Le abitudini si fanno per disciplina, i rituali per significato.
Invece di dire “mi sveglio presto per essere più produttivo”, prova a dire: “mi sveglio presto per avere un’ora di silenzio che mi appartiene”.
Invece di “devo andare in palestra”, pensa: “dedico al mio corpo la cura che merita”.
Settembre e ottobre sono i mesi perfetti per trasformare le azioni quotidiane in rituali che parlano di chi sei & di chi vuoi diventare.
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Ricorda che non stai ricominciando da zero
Il più grande inganno della ripartenza è l’idea di dover “iniziare di nuovo”.
Non è vero: porti con te il lavoro dell’estate, le energie accumulate, i fallimenti che hanno già insegnato qualcosa.
Non sei alla linea di partenza, sei già nel percorso.
L’ambizione, allora, non è reinventarsi ogni volta, ma consolidare i progressi invisibili che spesso sottovaluti.
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In conclusione
Settembre e ottobre non sono semplicemente mesi di transizione.
Sono un crocevia in cui si decide se affrontare il resto dell’anno con inerzia o con intenzione.
Ambizione non significa correre più forte, ma scegliere con coraggio dove mettere il proprio passo, come riempire i vuoti, quali rituali coltivare & da quale luce lasciarsi attraversare.
La vera ripartenza non è un’agenda nuova: è un modo diverso di abitare il tempo che ti viene offerto.
Con amore,
Good things blog